CD – Hellosquare/Z6

Sotto il moniker di Candlesnuffer c’è David Brown, musicista melburegno experimental – con un passato nell’art rock/punk scene di metà anni settanta – in sintonia adesso con evoluzioni improvvisative, in bilico fra free jazz e altre non convenzionali congiunzioni stilistiche. Candlesnuffer tesse le file di “Nature Stands Aside” assieme a Lukas Simonis, un artista con un passato musicale poi non troppo dissimile, infuso dai primi vagiti industrial e noise, solo di qualche anno posteriori cronologicamente. Adesso l’approccio si è fatto più concettuale e meditabondo ma non mancano certo nelle attuali registrazioni free form i passaggi graffianti, con Dave alla chitarra che fa sfoggio di tecniche non propriamente ortodosse ma efficaci e le manipolazioni intricate di Mr Simonis, incastrate a bella posta. L’intero progetto è ispirato da “Special Cases”, uno studio sulle anomalie della natura e sul concetto di “mostruosità”, opera dello scrittore e fotografo statunitense Rosamond Purcell. Registrazione digitale e tecniche di improvvisazione si fondono – allora – dando vita ad un album ricco di spunti, durante il quale lungo il corso di tutte le otto tracce presenti mai s’indulge a cedimenti d’interesse, facendo dello stesso concetto di “irregolarità” una guida per i suoni, mai concilianti e quietisti. “La natura si fa da parte e ci dimostra che troppo forte, troppo morbido, senza ritmi, senza strutture melodiche, suoni nel posto sbagliato, crepe nel posto giusto, sono concetti che hanno più a che fare con le nostre paure e sentimenti che con la realtà”. Come non dare ragione al duo, che si conferma egualmente affiatato nel filosofeggiare.