EFF, file sharing it’s music to our ears.

Con l’azzeccato slogan ‘file sharing it’s music to our ears‘, l’Electronic Frontier Foundation sta orientando molti dei suoi sforzi sulle campagne e sulle cause legali in difesa dello scambio paritario di files musicali. Certamente incoraggiati dalla vittoria

Untitled HTML Paintings, classici cromatici.

In un ironica codifica html degli stili di alcuni celebri pittori dell’ultimo secolo, Untitled HTML Paintings è un’intuizione dell’artista italiano e.g.ø; che propone una riduzione matematica in CSS delle eleborazioni di alcuni artisti dell’ultimo secolo come Rothko,

NetNoise, il suono in rete secondo i Kroker.

NetNoise è la quarta sezione dello storico CTheory, messa su da Arthur e Marilouise Kroker, stavolta dedicata al ‘rumore’, acustico e concettuale dell’immensa infrastruttura telematica. Le riflessioni dei coniugi Kroker, spaziano nel chaos dei suoni, udibili e

Flexplorer, visualizzare la struttura dei siti.

Sviluppato dal team di Erational.org, Flexplorer v1.00 è uno dei tool più recenti di visualizzazione delle strutture di siti web. La ‘radiografia’ del sito sottoposto ad analisi, viene illustrata con un’interfaccia dinamica, ossia permette anche una navigazione

Liquid Music 2003, the 3rd place.

Si è tenuta a Judenburg, Graz (A), la sesta edizione di Liquid Music, festival di media art organizzato e curato da Heimo Ranzenbacher. ‘The 3rd place’ è il tema di questÕanno e indica un luogo, ovviamente metaforico,

ArtBots 2003, robots d’arte

ArtBots 2003

Appena conclusasi alla Eyebeam Gallery di New York ArtBots 2003, seconda edizione della fortunata mostra di robot creativi, già svoltasi l’anno scorso al Pratt Institute di Brooklyn (New York). Quest’anno i progetti selezionati dai curatori

Retina+Replica3, corti sulle trasformazioni corporee.

Pur ricalcando alcuni archetipi estetici del cyberpunk (corpo femminile orientale riconfigurato con l’intervento di robot, bassifondi delle metropoli, fumo e neon, superfici lucidissime e altre organicamente sporche), i cortometraggi della coppia di newyorchesi Violet Suk e Martin

BananaSlug, serendipitous surfing.

BananaSlug di Steve Nelson è un altro esempio di Google-art che sfrutta creative combinazioni semantiche per interrogare il vastissimo database. Il concetto al centro dell’opera è la ‘serendipitous surfing’, ossia la navigazione guidata dalla ‘serendipity’, termine tradotto

Babyloner, remixing linguistici.

Il suono delle diverse lingue ha sempre costituito un fascino particolare, tanto che in molti hanno condiviso in gioventù l’esperienza d’incantarsi ascoltando la musicalità di una stazione radio che trasmetteva in una lingua sconosciuta. Interfacciandosi arbitrariamente con