MetaTouch, tactile metaverses

metatouch

A guardarsi intorno si ha la sensazione che l’epoca della reale presa di coscienza dell’importanza dell’equilibrio fra mente e corpo sia ancora immatura. In un momento storico in cui i nostri sensi sono estremamente sovraccaricati, il gruppo di artisti e ricercatori composto da Xiyan Chen, Sherry Yang e Yilei Guo, grazie all’installazione di realtà virtuale MetaTouch, apre il dibattito sulla necessità di sviluppare sin da adesso una nuova pedagogia che sia in grado di accompagnare il nostro corpo verso dimensioni diverse. Nel contesto possibile del metaverso, infatti, il nostro cervello dovrebbe essere spinto ad adattarsi a vivere la realtà virtuale come verosimile in assenza però di feedback fisici ed in particolare di esperienze tattili. Una nuova caverna di Platone all’interno della quale le relazioni interpersonali potrebbero essere condizionate da una ridotta capacità di empatia, nata dalla carenza del senso del tatto e più in generale dell’importante immediatezza della fisicità. Interagendo con l’installazione che si presenta al pubblico come un candido gabinetto delle curiosità, i visitatori sono chiamati a vivere diverse esperienze tattili indossando dei moduli di movimento della mano ed un visore per la realtà virtuale. Esplorandone i cassetti e i ripiani, toccando i diversi materiali di cui è composta l’opera, dal cartoncino tessuto in ruvide e regolari griglie nelle quali incastrare le dita alle soffici e rotonde manopole da accarezzare, si accede ad un’esperienza dove il virtuale e il reale si integrano e si alimentano a vicenda. Mappando e studiando questa rete di azioni e reazioni, MetaTouch permette di esaltare la nostra percezione fisica del mondo attraverso uno strategico rapimento della vista, facendoci provare come la disconnessione delle due dimensioni provata nello stesso momento, possa insegnarci l’integrazione delle percezioni su piani diversi. Benedetta Sabatini

 

Xiyan Chen, Sherry Yang and Yilei Guo – MetaTouch
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