Merzbow and Richard Pinhas – Coda

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CD – Bam Balam

Un vortice di suoni in “Coda” trascina l’ascoltatore con droni noise, fuzzy e calibrati, insieme ad un ripetersi sacrale di pochi accordi. Altrettanto beatifica è la traccia successiva, “Postcoda”, dove i loop si fanno molto dilatati, space e westernati. Richard Pinhas e Masami Akita, aka Merzbow, sono sperimentatori che vantano una collaborazione intensa e di lunga data, iniziata nel 2008 con Keio Line, doppio album edito da Cuneiform Records. La collaborazione poi è continuata nel 2010, sempre sulla stessa etichetta, con un’altra doppia uscita, Metal/Crystal, produzione che assieme al duo comprendeva anche Wolf Eyes, un’altra icona dell’ala più oltranzista della scena noise internazionale. Nel 2011 saranno pubblicate invece gran parte delle collaborazioni dal vivo tra i due, in Rhizome e in Paris 2008, mentre nel 2016 è la volta di Process And Reality, nel quale le sequenze stridenti e maniacali celebrano il filosofo e matematico Alfred Whitehead. Il chitarrista francese e il seminale noise artist giapponese già all’epoca del loro debutto avevano in parte sorpreso il pubblico, che bene li conosceva per ancor più seminali avventure sonore: Richard Pinhas come acclamato membro degli Heldon, Merzbow in quanto apologeta di sonorità estremamente rumorose e abrasive. L’incontro tra i due, che già allora aveva sollecitato orbitali trame, stemperando in parte le atmosfere più contorte e selvagge, adesso volge decisamente verso sponde quietiste, forte d’iterazioni piuttosto sobrie che danno spazio alle vocazioni cosmiche e sci-fi di Pinhas, che nei suoi anni di rock ipnotico-psichedelico era anche assistente di Filosofia alla Sorbona di Parigi, nonché appassionato cultore di una fantascienza particolarmente distopica e visionaria. A completare la squadra ci sono adesso Oren Ambarchi, Jonas Rosén e Florian Tatard, che nella seconda traccia s’applicano il primo alla chitarra motorizzata, l’altro ai sintetizzatori e l’ultimo alla fisarmonica. Il debito alla grande tradizione minimalista statunitense è indubbio ma altrettanto d’ispirazione è la loro stessa storia musicale, il peregrinàggio tra le avanguardia a cavallo di due secoli distinti, che mantiene contemporanee certe intuizioni. L’avanguardia, anche quella di cinquanta anni fa, rimane sempre fresca e l’approccio concettuale alle pratiche artistiche si conferma come una tecnica che non perderà mai valore.

 

Merzbow and Richard Pinhas – Coda