Kotra & Zavoloka – Silence

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7″ one sided – Kvitnu

Se la scelta di non dire è tuttavia un atto linguistico il saluto che Kotra e Zavoloka rivolgono al loro pubblico come ultimo atto della Kvitnu – prima di chiudere definitivamente l’etichetta – è doppiamente efficace: un gesto intenso e quintessenziale. Il silenzio in musica è tutto, è la base di ogni trasmutazione acustica, il punto zero dal quale vibrazioni e suoni poi si propagano, direzione e stella cometa, qualcosa che è sempre presente, che non deve essere trovata né creata. Il silenzio è una condizione interiore. Silence sarà l’ultimo vinile prodotto dalla Kvitnu ed è congegnato con una sola incisione silenziosa ad anello, esattamente al centro del 7″ one sided bianco. La Kvitnu, fondata nel 2006 a Kiev, in Ucraina, da Dmytro Fedorenko, meglio conosciuto con il moniker Kotra, ha potuto contare sin dagli esordi sul supporto di Zavoloka, che oltre ad essere un valente musicista ha sempre curato l’aspetto visivo dell’etichetta, un brand che vanta uscite di assoluti mostri sacri quali Pan Sonic, autori colti del calibro di Vitor Joaquim, Muslimgauze, Matter e Andrea Gastaldello, così come formazioni certo eclettiche e non-mainstream quali Plaster, Sturqen e Redukt. È la stessa Zavoloka ad annunciare la fine di un’epoca di produzioni, a spiegare che non si possono eludere i grandi cambiamenti in corso e che “il ruolo di un’etichetta come mediatore tra ascoltatore e produttore sta cambiando drasticamente, dando vita a qualcosa di nuovo”. In 14 anni di attività e più di 70 pubblicazioni in catalogo, certo la Kvitnu ha scritto una pagina molto speciale nella storia della musica sperimentale e sarà ricordata anche per questa sua uscita teatrale, esattamente in sintonia con quello che è stato un approccio piuttosto immateriale, raffinato e concettuale. Cage diceva che “il silenzio non esiste” e perfino in una camera anecoica si può ancora udire qualcosa. Accade sempre qualche inghippo che produce dei suoni e così anche in questo caso, dove il semplice minimale incedere della testina crea un impercettibile fruscio e la natura ciclica di un’incisione ad anello rende l’esecuzione teoricamente senza fine. Tutto prima o poi invece finisce, anche i buoni progetti. Un nuovo inizio forse vedrà il duo maggiormente concentrato sulle proprie produzioni musicali o a sviluppare format performativi inediti. “Qual è il momento migliore per un cambiamento radicale se non durante un così grande tumulto che stiamo vivendo tutti in questo momento?”. Il futuro per adesso è silenziosamente impredicibile.

 

Kotra & Zavoloka – Silence