Felix Kubin​/​Ditterich von Euler​-​Donnersperg – NNOI#I

nnoii

12″ vinyl – 90%WASSER

Ditterich von Euler-Donnersperg e Felix Kubin apparecchiano per la 90%WASSER uno split EP nel quale il primo musicista presenta otto interessanti e stringate produzioni, tutte fra i due e quattro minuti, mentre l’altro – sul lato B – allestisce una composizione più coesa ed elettroacustica, di oltre diciassette minuti. Il tutto è un’emanazione del NNOI, un open air festival di musica sperimentale e arte che nell’edizione nel 2019 si è tenuto fra Zernikow e Burow, in una località che dista una settantina di chilometri da Berlino. L’uscita è la prima di quattro già previste – con artisti del calibro di Rashad Becker, Robert Schalinski, Asmus Tietchens, Frieder Butzmann e Air Cushion Finish, con il design dell’intera serie che si basa su disegni di Frank Diersch, artista il cui lavoro è stato presentato in diverse mostre in gallerie e musei chiave, tra cui il WHITECONCEPTS di Nicole F. Loeser e l’Anhaltischer Kunstverein Dessau. D.v. Euler-Donnersperg è estremamente a suo agio con ticchettii, effetti striduli, risucchi e passaggi imprevedibili. Le sue tracce, pur estremamente concise, possono tranquillamente essere fruite come un continuum progressivo, senza che questo annoi o risulti ripetitivo. Insomma, la sostanza è tanta per questo sperimentatore, il cui primo album risale al 1999, sicuramente un esperto musicista elettroacustico, a suo agio con più tecniche, che intreccia in maniera sempre abilmente artigianale ma raffinata e con gran controllo di musicalità e volumi. Felix Kubin si applica invece a un classico del cinema dadaista, Entr’acte di René Clair, pellicola del 1924 della quale riscrive in toto l’accompagnamento musicale, con una nuova colonna sonora elettroacustica, non priva della stramba ispirazione delle seminali coreografie e di qualche spinta interpretazione autorale. Nel film compaiono assoluti mostri sacri delle avanguardie moderne: Erik Satie e Francis Picabia, Marcel Duchamp e Man Ray. La musica originale di Entr’acte era stata scritta proprio da Satie ed era eseguita in sala da un’orchestra. Il suo carattere ironico e ritmato non fa certo gridare allo scandalo per questo rifacimento di Kubin, certo più astratto e concettualista. L’approccio di questi sperimentatori è indubbiamente assai originale e contemporaneo, pur se nell’ambito d’una filiazione diretta con le avanguardie storiche, che evidentemente non hanno mai smesso di rilasciare la loro prepotente energia.

 

NNOI#I – Felix Kubin​/​Ditterich von Euler​-​Donnersperg