Emptyset – Blossoms

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CD – Thrill Jockey

Emptyset, ovvero James Ginzburg e Paul Purgas, nel corso dell’ultimo decennio hanno pubblicato ben sette LP ed un numero – nel complesso – ancora più significativo di singoli, EP, compilation e dj mix. Blossoms, la seconda prova su formato esteso per la Thrill Jockey è stato sviluppato nell’arco di ben diciotto mesi avvalendosi di una rete internazionale di programmatori all’avanguardia nella ricerca sulla sintesi del suono. Questa collaborazione è stata focalizzata precipuamente sugli aspetti generativi della composizione e sulle caratterizzazioni basilari che l’organizzazione di strutture audio originali e complesse comporta. Le ambientazioni cupe e macchiniche alludono a una creazione quasi impersonale, dettata da reti neurali artificiali ed altri astrusi apparati d’origine sintetica e post-human. Su questi aspetti a nostro avviso un pochino s’esagera, perché una forte base autorale e manipolativa comunque è indubbia. Le tracce non si realizzano da sole, siamo ancora lontani da quel livello cyborg per cui – citando i Kraftwerk – “by pressing down a special key, it plays a little melody”. Qui non ci sono melodie e questa è una scelta, il set di dati sonori è comunque assai ben elaborato e le connessioni tra suoni apparentemente non correlati dubitiamo fortemente siano frutto d’una qualche intelligenza artificiale aliena. Le sonorità ibridate e mutevoli sono combinate con l’ausilio d’impulsi audio complessivamente ben sintetizzati, che fanno uso infatti di riverberi e impulsi dei più disparati ma comunque all’occorrenza progettati. Si enfatizza che in base a diversi parametri iniziali si producano soluzioni imprevedibili ma questo – a dire il vero – non si percepisce poi molto attraverso i suoni, che al contrario sembrano misuratamente spazializzati, ricchi di citazioni industrial e con echi d’elettroacustica d’antan. Il duo è di quelli consolidati e James Ginzburg, head honcho della Subtext, insieme a Paul Purgas, che adesso cura il festival del Wysing Arts Centre nel South Cambridgeshire, non sono certo impreparati nel presentarsi al pubblico. Anche se preferiscono citare i loro sistemi “automatizzati” dietro il tutto c’è solo la loro inesauribile spinta creativa e futuribile.

 

Emptyset – Blossoms