cassette – Crónica

Per i primissimi cultori delle sperimentazioni contemporanee – parliamo ovviamente della musica d’avanguardia sviluppatasi nella seconda metà del Novecento – il nome di Pauline Oliveros è quello d’una figura chiave non solo per l’utilizzo non convenzionale del suo strumento d’elezione, la fisarmonica, ma anche per la composizione e la teoria. Nei cinque libri che ci ha lasciato, infatti, Oliveros ha elaborato e sviluppato una massa critica di riflessioni assai illuminanti per le generazioni a venire. In particolare le teorizzazioni di deep listening e “sonic awareness” si sono rivelate delle vere e proprie micce concettuali, che ancora a distanza di decenni funzionano nell’attivare nuove percezioni ed approcci in campo musicale. Proprio nell’anno nel quale l’artista statunitense è venuta a mancare – il 2016 – si sono conosciuti a Valenza, città nella quale entrambi vivono e lavorano, Isabel Latorre e Edu Comelles, la prima a sua volta fisarmonicista e compositrice, l’altro sound artist, dedito a live ed installazioni ma altrettanto a suo agio nell’elaborare progetti musicali maggiormente estesi e strutturati. La casualità è stata dettata dal fatto che l’idea di un’uscita che in qualche modo omaggiasse Oliveros fosse stata elaborata precedentemente alla sua dipartita, accadimento che ovviamente ha segnato, ispirato e incoraggiato ulteriormente Comelles ad ampliare i materiali sonori presi in considerazione, lavorando a una seconda suite, in gran parte derivante proprio dalle iniziali registrazioni eseguite da Latorre. Insomma, entrambi i pezzi scaturiscono da un incontro rivelatosi fecondo, con Comelles più focalizzato sull’insieme e Latorre concentrata sullo strumento, rapporto che implicitamente è anche scambievole nelle parti, come hanno da essere tutte le relazioni al fine di ben funzionare. L’uscita è stata realizzata su cassetta – in un impressivo artwork completato da una bella cover photo che si deve a Paula Felipe – ed è edita da Cronica Electronica, etichetta portoghese alla quale va il merito d’un prestigioso omaggio alle avanguardie che hanno aperto la strada a un intero movimento. Entrambi i pezzi – Latorre che suona Pauline Oliveros alla Dormitory Room del monastero di El Carmen durante l’Ensems Festiva a Valenza e “La Isla Plana” di Comelles – sono il risultato di due processi creativi paralleli e non coordinati, che senza particolari sforzi hanno trovato una loro coerenza interna: magia dettata da un’ispirazione sincera e da una vicinanza, anche programmatica-estetica, alle seminali e poetiche sperimentazioni di Oliveros.

 

Isabel Latorre & Edu Comelles – For Pauline