Simon Cummings – 間 (ma)

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Cassette – Crónica

C’è una parola giapponese, 間 (ma), che non è affatto agevole da tradurre in altre lingue. 間 è uno spazio negativo, il volume – anche irregolare – tra due parti o elementi strutturali. 間 è un intervallo, una pausa., “la consapevolezza simultanea di forma e non-forma” (come ha scritto Steven Bindeman, l’autore di Silence in Philosophy, Literature, and Art). Questo spazio interstiziale non è creato da elementi compositivi specifici, è piuttosto una zona d’esperienza e per Simon Cummings a partire da questi concetti anche il silenzio non è una semplice assenza o vuoto, ma – al contrario – è un punto focale, con una forma, un carattere e un’energia. La coesistenza di questi elementi può portare a un insieme più complesso, che assecondando la natura di una simile meditazione induce anche a un certo grado di tranquillità e calma. È la stessa placidità che ritroviamo nella prima traccia, il cui titolo da solo è lungo cinque righe di testo, o la seconda, “}rest{“, una specie d’inno silente, con le parentesi aperte ambo i lati, quasi ad annettere tutto quello che vi è prima e dopo, una specie di metafora a sua volta del qui ed ora, che è la basilare essenza d’ogni forma di grazia e bellezza, una coscienza automatica nel lasciarsi trasportare dal flusso delle cose. Simon Cummings, che vive e lavora a Cotswolds (UK), sembra molto coinvolto dai processi graduali di trasformazione, dalla giustapposizione di crudi materiali auditivi e dalla difformità tra la frequenza di un suono ed un altro di riferimento. È un tema, questo dell’intonazione, che certo non rappresenta una novità per nessun musicista – tradizionale o sperimentale che sia – ma che nel suo caso si trasforma in una vera e propria forza propulsiva, resa densa da un approccio anche algoritmico e stocastico, che cancella il superfluo e mantiene solo sparuti echi, risonanze e scorci di registrazioni. Quella di Cummings è una sorta di catarsi che parte da una personalissima concezione della musica, che sempre per l’autore è in qualche modo progettata per enfatizzare la tensione, la discontinuità, trasmettendo infine un pervasivo senso d’inquietudine. Il processo compositivo è allora più simile ad una cura, a una disintossicazione o deprogrammazione, che costituisce la base per ciascuno dei pezzi del ciclo. L’uscita, che si deve alla Crónica, vede la luce solo su cassette ed in edizione limitata, quasi a rimarcare uno status di non convenzionalità ed obliquo elitarismo.

 

Simon Cummings – 間 (ma)