Ply – Rends-Toi

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LP – Warm

Mathias Delplanque e Guillaume Ollendorff si ripresentano sotto il moniker Ply – dopo Sans Cesse nel 2016 e Cluzel nel 2018, album entrambi, come pure quest’ultimo, a marchio Warm – e subito all’ascolto di “Le roi gouré”, prima delle sei tracce in scaletta, è immediatamente percepibile un approccio di tipo fortemente autorale, testuale e drammaturgico, con inviluppi poetici, intrisi di romanticismo, atmosfere bohemien e canti elegiaci. Le costruzioni delle trame sonore, quasi sempre sottostanti al declamare della voce un po’ gainsbourghiana, sono tuttavia assai accurate e in alcuni casi conquistano la scena anche prepotentemente (ad esempio proprio nella title track “Rends-toi”). In altri passaggi è un elettronica elegante e downtempo a tenere il bordone della stilizzata narrazione, che corre sul duplice binario d’una fruizione assai delicata e melodiosa, come in passato con importanti elementi elettroacustici in evidenza, contrapposta ad apparecchiamenti più sperimentali e gentilmente noisy. Delplanque, compositore, performer e critico musicale – che può vantare uscite anche su etichette quali Low Impedance, Cronica e Baskaru – è particolarmente abile nel mantenere una continua tensione, a volte utilizzando arie westernate, ai confini del post-rock, in altre occasioni con rimandi molto obliqui anche a certa tradizione classica orchestrale. I Ply, sulla scia del Boléro di Ravel, elaborano in “Rappelle-moi” una sorta di “composizione per orchestra senza musica”, nella quale è appunto l’insistita coreografia dei suoni a dettare l’andamento delle trame. Anche le loro esperienze come musicisti “spettralisti” forse incidono su certi passaggi, attenti all’analisi dei fenomeni fisici del suono, che a vario titolo concorrono nella creazione delle atmosfere, rivalutando al contempo l’importanza del fattore temporale, agendo su pause e riprese, geometriche cesure e spazi dilatati. Sempre nel ruolo è Guillaume Ollendorff, meglio conosciuto come Tsé, la cui voce è costantemente alla ricerca d’un equilibrio anche erotico tra le differenti parti, con un’attitudine sperimentale ma anche molto chanson française. Insomma, molte sono le influenze del duo che entrano in gioco e altrettanto eclettici sono i risultati ottenuti, che s’impongono eleganti, godibili a più latitudini e – infine – anche piuttosto astratti e coerenti.

 

Ply – Rends-Toi