MP Hopkins – G.R/S.S

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LP – Aussenraum

Il sound artista australiano MP Hopkins vive e lavora attualmente in quello che a tutti gli effetti è territorio aborigeno, nel New South Wales, una zona costiera che a giudicare dalle mappe non dovrebbe essere poi molto lontana da Sydney. Quello al quale sembra interessato Matthew Philip – questo il suo nome doppio che corrisponde all’acronimo MP – è una sorta di miscellanea di linguaggi, preferibilmente ricondotti a non convenzionali e melanconiche atmosfere, materiale sorgente grezzo che viene utilizzato per produrre sensibili composizioni elettroacustiche. The Gallery Rounds – che diventa altrettanto laconicamente G.R/S.S – è stato assemblato ricomponendo varie field recording catturate in gallerie, musei e altri edifici istituzionali australiani fra il 2014 e il 2017 e l’approccio a un primo ascolto sembra aver molto in comune con la tradizione improvvisativa, ammendata forse da un lavoro di studio appena più meticoloso ma comunque associativo delle diverse suggestioni, spesso lasciate più diradate nei tempi e comunque non focalizzate su riferimenti diretti ai luoghi di cattura. Non vi è nessuna concettuale relazione fra i suoni e gli artisti esposti negli spazi oggetto della ricerca. Piuttosto è stata vigile l’attenzione su varie e meno accertabili combinazioni involontarie, ad esempio il traffico esterno o i lavori di costruzione in alcune aree che si fondevano con i suoni di video e sculture cinetiche o l’attività umana quotidiana e i suoni degli edifici stessi registrati mentre si svolgevano spettacoli, colloqui o conferenze, oppure in altre varie intrusioni negli spazi esterni adiacenti. Da un certo punto di vista, insomma, non cambia poi tanto che questi siano stati luoghi di cultura designati – così ci piace pensare – se per l’autore il concetto sottostante è stato quello di dar vita a una sorta di diario audio, mettendo in evidenza l’ipotetico punto di vista dell’ascoltatore/spettatore, comunque un consumatore. L’impressione è quella che un simile compendio sia stato alquanto “romanzato”, a volte in maniera volutamente accattivante, in altre lacunosa, allo scopo di riflettere proprio sulla natura di questo consumo. Su tutto aleggia comunque un personalissimo “gusto” musicale dell’autore, per il quale non è poi così “neutrale” combinare assieme le diverse sessioni o poi ricomporle in una sorta di scambio astratto e sensibile.

 

The Gallery Rounds: Round 2 – The Gallery Rounds: Round 2

 

MP Hopkins – Round #2