Relief, echolocating mirrored sounds

relief

Un rilievo è una scultura che si estende da un piano bidimensionale a uno spazio tridimensionale. L’installazione “Relief” di Mike Rijnierse affronta questo aspetto da una prospettiva sonora, impiegando l’ecolocazione per trasformare la percezione di una superficie nell’esperienza del volume. Un piccolo fascio di impulsi acustici viene proiettato su una matrice di riflettori disposti su una parete. Questo raggio sonoro si sposta gradualmente, scansionando le variazioni nel piano, e trasmettendo un’immagine acustica della sua superficie. Il proiettore sonoro è composto da uno speaker Audio Spotlight ultradirezionale, che è montato sul corpo di una luce da palcoscenico mobile, questo consente al pannello dell’altoparlante di girare e ruotare su due assi. Il raggio sonoro mobile funziona come un faro che illumina in senso figurato la parete opposta. Questa energia acustica composta da raggi viene riflessa da una griglia di 36 pannelli quadrati. Ogni pannello è montato sulla parete con un’angolazione diversa. Mentre il raggio scansiona il muro, si scontra contro gli angoli dei riflettori che lo fanno rimbalzare in direzioni diverse nel tempo. Questo ha l’effetto di diffondere le onde sonore proiettate lungo più traiettorie in maniera simile alla luce che rimbalza sugli specchi durante uno spettacolo laser. La griglia di quadrati bianchi su sfondo bianco segue un approccio minimalista. La complessità è generata dalla ripetizione di semplici elementi modulari. Riflettendo sulla superficie di questi elementi, l’intero spazio attorno allo spettatore è investito da raggi di impulsi sonori. Un fenomeno ben noto dagli acustici che qui viene impiegato per creare un’esperienza di spazio dove i riflessi acustici diventano il centro dell’attenzione piuttosto che un sottoprodotto di altre attività. Matteo Marangoni

 

Mike Rijnierse – Relief

 

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