Margie Borschke  – This is Not a Remix: Piracy, Authenticity and Popular Music

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Bloomsbury Academic, ISBN-13: 978-1501318917, English, 194 pages, 2017, USA

“This is Not a Remix” è uno studio che smonta la consueta polarizzazione fra i clienti e l’industria, rivalutando il valore sociale e culturale di una copia. L’autore ricostruisce la pratica di copiare la musica nel corso degli anni con le sue conseguenze culturali, osservando come nella sua fase contemporanea sia incorporata nel digitale e nelle reti, la cui struttura tecnica e concettuale è basata sulla copia delle informazioni. Il suo breve racconto riguardo un importante e oscuro sito musicale distrutto dal sequestro dei server di Megaupload pone ancora tristemente la questione sull’ignoranza verso pratiche di backup efficaci (o strategia di copia professionali) anche tra i “custodi” che sostengono l’importanza culturale delle copie, e nello specifico affronta la questione aperta su “come gestirle”. La rivalutazione dell’analogico, attualmente così evidente con la rinascita del vinile e della cassetta, fonda la sua definizione di copia come una “transistorica” idea, anche nella relazione propria con i media specifici. Borschke affronta un aspetto cruciale quando discute in merito all’estetica della copia, che definisce come una “proprietà relazionale di un oggetto”, e che viene presentata in termini simili l’estetica della distribuzione. In questo senso, la lunga storia sulle diverse metodologie di copia dei media musicali viene delineata, dal nastro fai da te fino alla proliferazione negli anni 2000 dei cosiddetti MP3 blog, fino all’attuale distribuzione di edizioni non autorizzate di brani famosi. Con un alto numero di prove che dimostrano il valore della copia, questo libro rappresenta uno studio essenziale e stimolante.

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