Ignacio Nieto, Marcelo Velasco – Ciencia Abierta / Open Science: Singularidad e Irrupción en las Fronteras de la Práctica Artística

openscience

Adrede Editora, ISBN: 978-9569340109, Spanish, English, 220 pages, 2016, Chile

Nel XXI secolo l’arte è più che mai vicina alla scienza. La scienza è diventata estremamente diffusa nelle nostre vite: parliamo di chimica e biologia per quello che riguarda il cibo, di fisica per l’attività fisica, mentre la sociologia e la psicologia danno informazioni all’intera sfera della comunicazione, e la matematica e la logica sono coinvolte nella gestione del tempo e dei compiti. Inoltre la maggior parte dei “centri scientifici” che si sono sviluppati recentemente, hanno abbracciato in maniera apparente una missione condivisa, quella di indirizzare un pubblico adulto verso nuovi programmi artistici. In questo contesto, la letteratura informata è fondamentale e Ciencia Abierta rientra in questa categoria. Nieto e Velasco in questo libro si concentrano su artisti che utilizzano metodologie scientifiche per produrre le proprie opere, incoraggiandoli a fare “scienza sperimentale con le loro domande, metodologie e risultati distinti, partendo dal punto di vista proprio degli artisti”. Il libro esamina in modo programmatico il lavoro artistico “eseguito in un contesto scientifico”. La relazione fra arte pratica e metodologia scientifica produce un risultato controverso che è ampiamente discusso, concettualmente spostando i confini di entrambi i campi e creando uno scenario ibrido. Cinque interviste di artisti sono incluse (Dmitry Bulatov, Susana Soares, Rachel Mayeri, Gilberto Esparza, e Perdita Phillips), con le loro risposte combinate in un singolo dialogo. Le loro opere e le loro opinioni creano una solida struttura nella quale gli autori costruiscono un discorso impegnativo e finalmente contemporaneo sulla ricerca e l’impatto scientifico, consentendo all’arte di rompere fruttuosamente i vincoli imposti dall’autorità universitaria.

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