Lost in binary Translation, digitising mechanically

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I principi del digitale sono “riduttivi” nella loro propria essenza, perché sono vincolati all’inevitabile compito di quantificare qualsiasi tipo di informazione in numeri. Questa metodologia è costantemente e considerevolmente applicata alla maggior parte delle produzioni e trasmissioni del suono gestite dall’uomo sulla terra. “Lost in binary Translation” di Lukas Truniger è una installazione cinetica sonora basata su sessantaquattro dispositivi elettromeccanici e un ricevitore radio con un’antenna. Essa scansiona infinite volte lo spettro della radio, e successivamente lo analizza attraverso un software specifico. I suoni recepiti sono poi digitalizzati e tradotti in click e in rumori coerenti riprodotti dai rispettivi dispositivi. Alcune delle informazioni originali sono mantenute, soprattutto nei ritmi, e in maniera incerta nella densità e nel timbro. Ma gli attributi meccanici estetici risultanti sono sonoricamente preponderanti, inevitabilmente, realizzando una “perdita” che codifica una reinterpretazione della trasmissione originale.

 

Lukas Truniger – Lost in binary Translation