Nick Couldry and Andreas Hepp – The Mediated Construction of Reality

nickcouldry

Polity Press, ISBN-13: 978-0745681313, English, 256 pages, 2016, UK

L’impatto incredibile dei social media nella nostra vita ha costituito una delle più veloci trasformazioni sociali che gli esseri umani abbiano mai sperimentato a livello mondiale. Il libro studia l’argomento da una prospettiva teorica sociale, basandosi sul classico degli anni sessanta “The Social Construction of Reality” di Berger e Luckmann, esaminando in che modo è costruita la realtà sociale al giorno d’oggi. È scritto prendendo in considerazione la comprensione chiave dell’intensità della vita sociale, essendo ora dipendente in maniera ricorsiva dai mezzi tecnologici di comunicazione. I due autori cercano di sviluppare una “fenomenologia materialista” mettendo insieme l’infrastruttura tecnologica e la sua capacità di avere un senso (sia nel ‘materiale’ che nel ‘simbolico’). Dopo aver definito la relazione fra I diversi elementi coinvolti (sociale, media e comunicazione) e ripercorrendo le diverse ondate di mediatizzazione, Couldry e Hepp arrivano alla definizione dello stato attuale definendola “mediatizzazione profonda”, e ancora un “climax temporaneo”. In questa condizione emergono due concetti centrali: l’individualismo e la collettività. Il primo si riunisce nel “noi” e nel “a noi” in una convergenza artificiale di comportamenti come “luoghi del sè” che si trasformano in maniera evidente. Dall’altra parte, dopo i media digitali, lo “spettro dei possibili collettivi” è aumentato drammaticamente, ma in ultima analisi rivela come i collettivi sono adesso basati sempre di più su “inclusioni numeriche”. Il bisogno di azioni politiche che decostruiscono questi sensi indotti da “noi” su tali piattaforme potrebbero cominciare ad interrompere il loro valore economico gonfiato.

 

  • “The Mediated Construction of Reality”
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