Lynn Hershman Leeson – Civic Radar

civicradar

Hatje Cantz, ISBN: 978-3775741026, English, 352 pages, 2016, Germany

Grazie al cielo abbiamo ancora grandi mostre personali che producono ampie monografie di artisti importanti, senza dover fare affidamento soltanto sul gusto e l’economia degli editori. Questo lussuoso catalogo ZKM sull’opera di Lynn Hershman Leeson, prodotto dopo la sua mostra retrospettiva, è il più completo finora sull’artista, che finalmente – per il suo lavoro – ha ottenuto un tanto atteso riconoscimento pubblico. La provocatoria media artist ha prodotto opere d’arte che sono spesso più coerenti e pertinenti, se paragonate a quelle di gruppi radicali di breve durata, ma senza alcun bisogno di urlare, per sottolineare la cosa. La sua maniera di trattare temi come l’identità, la sorveglianza e le questioni biologiche è unica, e in entrambe le sue opere – ironiche o rigorose – quello utilizzato è un vero e proprio approccio femminista. Tra queste opere vanno ricordate l’interpretazione rivoluzionaria della romanzesca Roberta Breitmore, o la serie di film di fantascienza con Tilda Swinton (anche autrice di uno dei testi inclusi). Hershman Lesson ha abbracciato tecniche elettroniche e digitali, spesso utilizzando la propria struttura tecnica come parte integrante del lavoro, a volte anche prefigurando gli aspetti destabilizzanti relativi alle dimensioni digitali e di rete. C’è una natura preveggente alla base dei testi inclusi, in particolare nei suoi scritti (1984-2014) e nell’intervista che la Leeson ha condotto con Nam June Paik. Questo libro è più di una monografia; si tratta di un doveroso omaggio ad una geniale mente visionaria che ha trovato la sua strada nel mondo dell’arte, cosa alla quale la generazione di artisti post-internettiani dovrebbe guardare al fine d’imparare qualcosa.