Artificial Afterlife, corpses, energy and apparatus

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Tentativi di connessioni tecnologiche con l’aldilà sono frequenti e di solito frutto di predizioni (si veda, ad esempio, il catalogo Extra Fantômes recensito in questo stesso numero di Neural). “Artificial Afterlife” dell’artista Amy Whittle sposa perfettamente questo approccio, dando vita a un sistema che è tecnicamente efficiente ma che funziona anche simbolicamente. L’artista ha usato animali deceduti (donati da un locale centro di soccorso) al fine di creare un sistema di circuiti analogici. Questi circuiti fatti in casa offrono energia sufficiente per visualizzare tremolanti pattern rossi e blu su un monitor adiacente. L’intensità della sfarfallio e le estetiche mutevoli dei semplici modelli convergono nel visualizzare l’energia di ogni animale scelto. L’intero sistema tecnologico mistificante – che comprende un oscillatore e cavi colorati – è esposto. La disposizione contraddittoria diventa ancora più aperta a interpretazioni, tranne che per la dura realtà della carcassa animale, che giace ancora e rilascia un potere inaspettato.

 

Artificial Afterlife