edited by Rasa Smite, Raitis Smits, Lev Manovich – Data Drift. Archiving Media and Data Art in the 21st Century.

DataDrift

RIXC, LiepU MPLab, ISBN-13: 978-9934843433, English, 296 pages, 2015, Latvia

“Data Drift” è sia formalmente il numero # 14 del Journal of Acoustic Space e anche una selezione di documenti presentati nell’edizione 2013 della Media Art Histories conference, dal titolo Renew. Invece di materializzare gli atti del convegno, gli editori di RIXC hanno preso come un forte punto di partenza il combinare i documenti presentati con i nuovi testi che emergono dalla Renewable Futures conference. Ci sono quattro sezioni incentrate su Net Art, Computer-based Artworks, Moving Images e Media Archeology. Questi documenti indagano in maniera originale la media art nelle sue varie incarnazioni storiche, spesso affrontando parti specifiche di produzione di media art d’antan, spesso per la prima volta. A questo proposito, possiamo trovare fenomeni limitati a particolari ambienti spazio/temporali (come ad esempio la Polonia Comunista, o ambienti fisici come la Vidéographe di Montreal o il Cynelabyrinth di Praga); quelli che sono la conseguenza di piattaforme o strumenti determinati (come ad esempio il sistema di teletext Telidon in Canada o phonographs in Siberia); tecniche analogiche (prendere ad esempio la Cylindrical Anamorphosis) o paradigmi relativi al software (HTML Frames o l’ontologico standard CIDOC CRM). La collezione che ne risulta è molto informativa e profondamente studiata: una lettura essenziale per ogni studioso di media art. In effetti, le ultime trenta pagine sono dedicate sia al “Save As” che alla mostra “Data Drift”, trasformando questi in brevi cataloghi con fotografie a colori e formano un’appendice qualificata per il resto della pubblicazione.