Barents (mare incognitum), losing the Borders

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La perdita di punti di riferimento in mare aperto colpisce il nostro equilibrio, sia fisicamente che psicologicamente. Il mal di mare è una sorta di vertigine, innescata dalla sensazione d’instabilità sia nel nostro corpo che nell’ambiente liquido nel quale ci troviamo. Commissionato per Dark Ecology Journey, Barents (mare incognitum) di HC Gilje è un’installazione video che spinge ancor oltre questa sensazione. Utilizzando una personalizzata e autocostruita “fotocamera orbitale”, che ruota le sue ottiche lentamente attorno al proprio asse finché il mare è sopra e il cielo sotto, perdendo anche questi ultimi punti di riferimento. La telecamera è posizionata nel Mare di Barents, al confine tra la Norvegia e la Russia puntando verso il Polo Nord. I confini sono confusi, così come ad est che a ovest, su e giù. La percezione dello spazio è quasi surreale, ma, paradossalmente, questo squilibrio ha prodotto una nuova riacquisita unità con gli elementi naturali, eliminando tutti i costrutti artificiali.

 

Barents (mare incognitum)