Soft Revolvers, sharp audiovisual spinning

SoftRevolvers

Sembra ci sia una scuola canadese di performance audiovisive che è focalizzata sulla musica elettronica, la luce e la trasparenza e che forse sarà nota in futuro per aver coinvolto un gruppo di diversi artisti. “Soft Revolvers” di Myriam Bleau, forte dei suoi principi, sembra partecipare a questa scena esibendo quattro trottole (10″ di diametro ciascuna) realizzate in acrilico trasparente, dotate di giroscopi, accelerometri e LED, posizionati all’interno. I LED sono attivati in contrappunto all’audio (sia come uno strumento o parte di una composizione), che risuona in base al posizionamento temporaneo e alla quantità di giro delle trottole trasmessi via wi-fi ad un computer (non visibile nella performance). Il comportamento percepito delle trottole è di essere in una perfetta ma aliena sincronia con l’esecutore-azionante, così come la rotazione della luce brillante e il buio pesto lo sono con l’apparizione/disparizione della sua stessa figura e del setting complessivo che da solo sostiene la percezione d’un incantesimo digitale tagliente (non parlando della coinvolgente persistenza della visione).

 

Soft Revolvers (2014)