Holograms For Freedom, manifesting in the collective imaginary

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Gli ologrammi da sempre hanno avuto una qualche relazione con il concetto di “presenza”, soprattutto per il loro impatto live in 3D e per le loro peculiari estetiche spettrali televisive. Gli ologrammi – inoltre – sono stati correlati alla loro essenza “temporanea”, in modo da poter essere visibili/invisibili a seconda del tempo o del punto di vista. La manifestazione di una “presenza” allora – se correttamente condotta – può essere anche un gesto attivista. Questo è ciò che il gruppo iberico “No Somos Delito” (non siamo un crimine) ha organizzato per reazione alla cosiddetta “legge bavaglio”, promulgazione che minaccia di multare fino a seicento euro i manifestanti che in Spagna si concentrano all’esterno degli edifici governativi. Il gruppo – infatti – ha proiettato un’ologramma-protesta di un’ora con più di 2.000 immagini virtuali. Questo lavoro è una risposta molto efficace per le leggi restrittive e innesca un condiviso e storicamente fondato immaginario pubblico, ricordando alcune pratiche degli anni ’70 che consistevano nel proiettare dal vivo le manifestazioni di protesta sugli edifici laterali al fine di amplificare la presenza visiva delle masse.

 

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