CD – LINE

È una sottile elettronica quella oggi agita da Asmus Tietchens, organizzata su emergenze auditive minime e momenti di silenzio, sibili, scampanellii e glitch digitali, pervasa da una tenue ma pur sempre intelligibile dinamica sonora, densa di feedback e risonanze, vibrazioni metalliche ed echi un po’ spettrali. Alla Line, etichetta che ha base a Los Angeles ed è diretta da Richard Chartier, sono a loro agio con la visual art, il multimedia e le audio installazioni, così come accolgono di buon grado tali ibridi stilistici, soprattutto quando – come in questo caso – esibiscono una qualità sonora tattile decisamente non comune, che ci ricorda echi elettroacustici e sperimentazioni avanguardiste free form, strutture fluttuanti e siderali, ma dove altresì è indubbia un’attitudine stilistica personalissima. Tietchens non è nuovo nel confezionare atmosfere molto scure e astratte, giocando su concetti e citazioni filosofiche – nella presentazione di Ornamente si tira in ballo Cioran – a far da sponda adesso a diradate assenze, dopo aver attraversato negli anni molti generi e approcci musicali. Il punto più ovvio di riferimento per le cinque tracce presentate è l’accademica musica concreta ma il maestro di Amburgo sa svincolarsi bene anche dall’abbraccio stringente di questa tradizione. Non è un caso che Tietchens sia uno dei compositori elettronici dal background più multiforme e prolifico e che sappia ricreare ogni volta immaginari nuovi: nell’arco di più di 40 anni di sperimentazioni ha attraversato transizioni musicali di non poco conto, sempre mantenendo vivissima la sua capacità nel cogliere ogni sfumatura del contemporaneo, sfida che non ha visto uscire indenni – è agli atti – altri maestri dell’ambient music e delle cosiddette “nuove avanguardie digitali”. Insomma, l’uscita è parecchio riuscita e coerente, consigliatissima per tutti gli appassionati dei dettagli in musica e delle sonorità delicate.

 

Asmus Tietchens – Ornament 2