Markus Krajewski – World Projects: Global Information before World War I

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University of Minnesota Press, ISBN-13: 978-0816695935, English, 328 pages, 2014, USA

Quando la “globalizzazione” è veramente cominciata? Scavando attraverso la storia sarebbe stato facile tornare indietro di qualche decennio, quando Internet stava iniziando a diventare così pervasiva. Ma esattamente quanto lontano possiamo tornare indietro nel tempo prima di non potere più paragonare quelle di una volta alle condizioni attuali? Il momento cruciale è senza dubbio l’inizio del ventesimo secolo con il nuovo impulso d’energia elettrica a indurre un improvviso cambiamento nella velocità di distribuzione delle informazioni e di trasporto, portando alla percezione del mondo come uno spazio unico. Nei primi due decenni questo processo è progredito fino alla prima guerra mondiale, con la realizzazione di visionari “sistemi” atti culturalmente e strutturalmente allo scopo di “unificare”. Krajewski ha approfonditamente studiato questo argomento, scavando negli archivi – soprattutto quelli di lingua tedesca – e portando alla luce progetti assai rilevanti rilevanti per la comprensione della contemporaneità. La limitazione di spazio, nei termini della sensazione di un mondo intero coinvolto simultaneamente, viene descritta dall’autore come un “world wide web” ante-litteram con un “software” umano capace di farlo funzionare sia a livello intellettuale che funzionale, disciplinando la relazione fra tra entità e nodi. Al di là di atteggiamenti ingenui e megalomani, il prefisso “mondo” – così alla moda durante la belle époque – viene utilizzato per definire, tra l’altro, progetti come gli ambiziosi “world auxiliary language” e “world currency” di Ostwald. Soffrendo talvolta della traduzione dal tedesco, il libro può sembrare a volte intricato, pur risultando sempre informato e prezioso per i ricercatori e gli archeologi dei media.