André Stordeur – Complete Analog And Digital Electronic Works 1978-2000

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André Stordeur è un musicista elettronico belga la cui carriera ha preso avvio nel 1973 con una composizione per registratore a nastri commissionata da Eric Convents e Roger Steylaerts come colonna sonora di un film su Gordon Matta-Clark (uno dei fondatori di Anarchitettura, movimento che era una sorta di fusione fra anarchia e architettura, insieme ad artisti come Laurie Anderson, Richard Nonas e Lucio Pozzi). Il contesto è immediatamente riconoscibile – a partire dai primissimi lavori – nelle musique concrète avant-gardes, sperimentazioni focalizzate su forme e sintetiche elaborazioni liberate da qualsivoglia implicazione simbolista, se pure Stordeur stesso descrive quelle seminali composizioni come un’alternativa più umana e intima alla cosmic electronic music propagandata in quegli anni. Alla fine degli anni settanta ritroviamo André Stordeur all’IPEM (l’Institute for Psychoacoustics and Electronic Music di Ghent) dove ha pubblicato 18 Days, composizione ristampata da Sub Rosa nel primo dei tre CD oggi presentati, mentre qualche anno più tardi inizierà a produrre musica esclusivamente utilizzando i mitici sintetizzatori analogici Serge, azienda per la quale diventerà consulente ufficiale per l’Europa. Di quegli anni va menzionata anche la colonna sonora per il documentario di Christian Mesnil, Du Zaïre au Congo e gli studi con David Wessel all’IRCAM, ai quali s’aggiungeranno quelli con Morton Subotnick negli USA. Il secondo CD, Analog And Digital Works, comprende due lavori fra 1980 e 1981 e uno del 2000, quando riprenderà a sperimentare poi, in Synthesis Studies, tecniche di sintesi applicate alla tradizione strumentale della musica indiana (che vanno a comporre il terzo capitolo di questa ponderosa e onnicomprensiva raccolta).

  

André Stordeur – Memories

 

André Stordeur – My World