Alexander R. Galloway – Laruelle: Against The Digital

Against-The-Digital

Univ Of Minnesota Press, ISBN: 9780816692132, English, 304 pages, 2014, USA

“Radicale” sarebbe la categoria più appropriata per l’opera del filosofo francese François Laruelle, incentrata sul suo concetto di “non-filosofia”. Alexander R. Galloway in Laruelle: Against The Digital s’appassiona a fondo nell’analizzare il lavoro del teorico transalpino, chiarendo ma anche portando alle sue estreme conseguenze il concetto di “digitalità”. Mettere in discussione il digitale nella sua propria natura è un problema che viene spesso sottovalutato, tanto più che nel post-digitale e in particolare nei movimenti artistici post-Internet è considerato come un fulcro inevitabile. Galloway indirizza il concetto di digitalità e chiede ai suoi lettori di considerare un “ritiro dal digitale similarmente a come la non-filosofia si ritira dalla filosofia”. Egli chiede: “è possibile pensare a una non-digitalità?” E la sua risposta è decisamente si. Galloway definisce Laruelle come “forse l’unico pensatore non digitale che abbiamo”, attingendo a una citazione famosa dello stesso che sentenzia come Hegel sia morto “ma vive dentro le calcolatrici elettriche”. Infatti, uno dei più potenti cambiamenti radicali e nascosti del digitale è il “discreto” o la costruzione di informazioni universali in un “campionamento” anziché di maniere “continue” (come è stato con l’analogico). La proposta di Galloway è un’astensione dal tentativo della digitalità di “codificare e simulare qualsiasi cosa nell’universo”. Questa analisi filosofica – forte d’un accurato, radicale e originale approccio – è un importante contributo al dibattito in corso, spesso bloccato sulle qualità e l’impatto che il “digitale” impone.

 

Galloway: 10 Theses On The Digital