The Foreigner – Jon Rubin & Felipe Castelblanco

The_Foreigner

The Foreigner, un progetto di Jon Rubin e Felipe Castelblanco, è un’opera d’arte partecipativa che collega in tempo reale – tramite delegati umani (proxies) o avatar – cittadini americani con quelli iraniani. Il lavoro confonde le nozioni di identità geopolitica confondendo e riducendo le distanze tra il “sé” locale e lo straniero “altro”. Usando una semplice tecnologia mobile i residenti di Cleveland sono stati in grado di parlare con gli iraniani a distanza tramite degli avatar localmente presenti. In questo modo i cittadini americani potevano conversare ed essere guidati attraverso gli spazi pubblici da qualcuno che viveva in un completamente differente paesaggio culturale e politico. Per mischiare ulteriormente gli strati di conversazioni, i cittadini iraniani e i delegati di Cleveland sono stati selezionati da un largo ceppo demografico, di più età e d’ogni estrazione sociale. In The Foreigner è stato possibile – ad esempio – per una ragazza locale adolescente “essere il proxy di un ottantenne maschio iraniano”. L’impegno sociale attraverso l’interfacciamento in remoto ha permesso sia agli iraniani ma soprattutto ai cittadini americani di esplorare e interrogarsi su molte delle stereotipate credenze esercitate sulla rispettiva altra cultura. La ricerca ha messo in discussione – anche – il ruolo delle diverse forme di espressione culturale e di comunicazione nel trasmettere idee e sentimenti. Trasferendo un sistema di comunicazione culturale su un altro si potrebbe sostenere che i cittadini americani si sentivano più a loro agio e confortati nel parlare con gli iraniani esprimendo le loro preoccupazioni, le paure, e la loro comprensione collettiva sulla vita in Iran. Al centro del lavoro è la questione di come si faccia a conoscere che cosa sappiamo di una cultura remota se non abbiamo un reale accesso alle stesse persone e culture? Paul PrudencePaul Prudence

 

The Foreigner, A project by Jon Rubin with Felipe Castelblanco