Netherworld – Zastrugi

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CD – Glacial Movements

Alla Glacial Movements di Alessandro Tedeschi si riconosce sin da diversi anni un meritorio operare in area experimental, ambient, drone, anche per aver ospitato nel proprio catalogo artisti del calibro di Mick Harris, Scott Morgan, Francisco Lopez, Pjusk, Rutger Zuydervelt, Yuya Ota, Retina.it e diversi altri di simile levatura. Ha colto di sorpresa – è inevitabile allora – sia l’annuncio nel 2014 di una temporanea chiusura della label che questo ritorno in chiave assolutamente inedita come posizionamento stilistico. Quello che è certo è che si tratta di una nuova collana che sotto il brand Iceberg vira verso sonorità dub techno. Va notato che ultimamente – anche da versanti prima non ascrivibili a certe enclavi sperimentali – avvengono similari ma opposti traghettamenti (o interscambi di competenze, se preferite). Da quelle che erano vocazioni techno alquanto puriste ma in definitiva “mainstream” – e con una scena completamente satura di differenti proposte e sotto-generi – molti stanno virando verso lidi più concettuali, forse per una concreta possibilità di ottenere nuova visibilità e riconoscimenti. Quello che può essere sottolineato è che comunque la Glacial Movements mantiene un suo distintivo approccio, pregno d’un estetica rarefatta e minimalista, confermando certe suggestioni ambientali e il suo polare aplomb. Naturalmente non si diventa technoheads con un colpo di bacchetta magica, così come nemmeno si perde – con la stessa velocità – tutta la sensibilità per l’etereo e l’ipnotico, che vengono riutilizzati per l’occasione come una funzione di sequenze quasi dance orientated: l’interesse è quello di una applicazione comunque elegante e dalle molte forme, frutto di più sapienze compositive e gusti musicali specificamente orientati.

 

Netherworld – Bergie Seltzer [Glacial Movements]