CD – Kaon

Eskifjörður viene a noi con il marchio Kaon – una organizzazione non-profit dedicata alla musica sperimentale, elettronica e concreta – e subito scopriamo che il nordico appellativo altro non è che il nome di una cittadina islandese situata lungo i fiordi orientali. Per essere un progetto forte d’un appeal site-specific, l’approccio ci sembra alquanto narrativo. Perfino le note introduttive del progetto sono indicate con uno sviluppo abbastanza preciso: “in primo luogo è il risveglio della terra che vive e respira”, “gli uomini sono discreti” e “il mare è nutriente, abbondante e generoso”. Thibault Jehanne ha solo venticinque anni e anche noi forse non siamo così esperienziati se dobbiamo far passare diversi minuti di ascolto per capire che si tratta della colonna sonora di un film. L’area geografica che è stata presa in considerazione nel progetto è un luogo decisamente unico, inospitale e disabitato seppure paesaggisticamente affascinante, qualcuno direbbe l’ideale per un lavoro di field recordings vista l’assoluta assenza di rumori che non siano quelli naturali. Eppure qui non ritroviamo solo mare, eventi metereologi di vario tipo e sommesse documentazioni di attività umane, fanno capolino infatti anche elaborazioni elettroniche, inviluppi dronici, pattern e forse registrazioni d’altro tipo, in un viaggio sonoro che non è evidentemente la sola testimonianza audio relativa ad uno specifico spazio. Non è la prima volta naturalmente che siffatti paesaggi “glaciali” sono oggetto d’investigazioni di questo tipo, da sempre la qualità sonora di ghiacciai e distese marine cosi “croccanti” o il soffio del vento gelido, hanno affascinato gli artisti ambient per la loro forza primordiale, tanto da dar vita quasi a un sottogenere. Qui la magia ancestrale predomina insomma, seppure la manipolazione sintetica non manca, ricercando una qualità estetica che produce effetti decisamente di rara bellezza.

 

Thibault Jehanne – Eskifjörður – Les Fantômes

 

Thibault Jehanne – Eskifjörður – Le Naufrage