Horla – Orogenèse

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12” – Le Cabanon

Direttamente da Le Cabanon e su un 12” in vinile, ci arriva questa uscita di Horla, autore del quale pochissimo ci dicono le cronache ma la cui citazione implicita del moniker è chiarissima: si evocano infatti due racconti fantastici dell’orrore scritti da Guy de Maupassant tra il 1886 ed il 1887, novelle che gli amanti del grande letterato reputano – non a torto – una ancora modernissima cronaca dell’umana follia. Anche al passaggio della puntina fra i solchi, una certa idea di difformità e tensione viene evocata nelle sonorità d’un dub tecnoide e dalle strutture minimaliste, con pattern dai molti riverberi ambientali e saturi di rumore, in una serrata progressione non avulsa da suggestioni industriali. “La distance est la première émotion”, così esordisce sul flyer allegato Matthieu Haberard, autore d’un testo breve ma pure molto intenso, confermando che a Le Cabanon hanno il gusto – evidentemente – per le contaminazioni letterarie-musicali. Orogenèse, il titolo dell’EP – invece – è un termine scientifico, che si riferisce a tutti i processi geodinamici di formazione delle montagne, evidentemente anche questo una metafora di come la sovrapposizione di pattern ed elementi possa dar vita a nuove strutture e concatenazioni, esattamente come la parte sedimentaria del terreno si piega sotto la pressione litosferica, dando origine a masse rocciose. Le atmosfere sono insistentemente dipanate e aleggiano inviluppi malsani e ansiosi, seppure intriganti, in una combinazione di trattamenti assai oscuri ed ossessivi, tenuti in gioco in un territorio poco identitario, meticciamento di scene elettroniche dalle più disparate origini, ambivalenti e metafisiche.

 

Horla – Orogenèse EP