3D MK Boat, 3D printing challenging society’s censorship

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Le leggi giapponesi che condannano i reati sulle oscenità sono molto severe, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione dei genitali, in una solo apparentemente forte contraddizione che fa a pugni con la grande varietà del porno minorenne che è in qualche modo permessa nel paese. “ 3D MK Boat ” è un lavoro concettuale dell’artista giapponese Megumi Igarashi, aka Rokudenashiko, che consiste nel crowdfunding per la stampa 3D di una sorta di canoa, conformata nelle stesse regolari forme della sua propria vagina. Questo fa parte di un più articolato progetto, che caratterizza in altre occasioni questa forma specifica con piccoli robot, diorami e un sacco di altri oggetti, implicitamente liberando la sua simbologia dalla natura delle leggi restrittive, in particolare attraverso il rafforzamento della geometria astratta. Megumi è stata arrestata il 17 luglio, per una classica transazione di crowdfunding, operazione nella quale ha inviato i dati 3D della sua vagina come una ricompensa per coloro che hanno donato 3.000 o più yen giapponesi. L’artista è stata però rilasciata dopo un paio di giorni. Qui la creazione di un oggetto 3D è l’istigazione di un atto politico, con gesti concomitanti e l’evoluzione dell’oggetto stesso che viene inclusa nel significato che incarna.

 

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