S.M.S., smoke as a medium for the masses.

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La gamma estrema di possibili funzioni degli smartphone sta rendendo reali nelle nostre attività quotidiane gli immaginari più inesplorati d’innovazione. Gli smartphone hanno sostituito i computer a questo riguardo proprio per la loro innata condizione di tecnologia mobile, aprendosi a una serie completamente nuova di possibilità e rivisitandone alcune molto vecchie. S.M.S. (Smoke Messaging Service) di Dennis De Bel consiste in un hardware di iPhone con un componente aggiuntivo che permette di emettere segnali di fumo, una delle più antiche forme di comunicazione a lunga distanza. Si utilizza anche una crittografia base di Polibio (risalente al 150 aC dall’origine della crittografia) per convertire i caratteri alfabetici in quelli numerici. L’hardware sofisticato che riproduce un’antica (e molto limitata) modalità di comunicazione non è solo un paradosso storico, ma una sarcastica affermazione di come sia ancora possibile riappropriarsi della nostra maniera di comunicare, perfino dopo aver stretto rapporti vincolanti con le aziende che gestiscono per noi la nostra necessità di comunicare.

 

S.M.S., smoke as a medium for the masses.