CD – Unorthodox

Progetto dalla decisa vocazione free form quello approntato per Unorthodox Recordings da Alessio Riccio, batterista, percussionista e compositore elettroacustico che evoca in quest’occasione la divinità di Ninshubar. Il riferimento è alla mitologia sumera, immaginiamo forgiata da una certa attitudine “guerriera” – la stessa della divinità – che sembra foriera in maniera feconda se applicata alla sperimentazione d’un approccio manipolativo, propositivamente mercuriale e scoppiettante. Assieme a Riccio, che è assai abile nell’applicarsi ai suoi strumenti preferiti unitamente a laptop e ad altri “ibridizzati” setup, va segnalato l’apporto di Monica Demuru e Catherine Jauniaux ai vocal, oltre ad Hasse Poulsen, che si dimostra un talentuoso chitarrista. L’excursus è parecchio visionario e drammaticizzato, grazie proprio agli innesti vocali attoriali, in aggiunta sottoposti a trattamenti ulteriori, che confluiscono ad apportare una “maggior carica” alle molte stratificazioni di suoni. Il musicista fiorentino fa tesoro delle sue conoscenze strumentistiche e non a caso è molto apprezzato anche alle latitudini di certo jazz d’avanguardia, seppure i colpi di scena, le invenzioni experimental e il montaggio – molto lavorato – rendano la partitura una vibrante articolazione ai confini di molti generi. Le voci – a nostro avviso – si fondono bene con il resto della strumentazione ma il loro utilizzo, in guisa di coro doppio e anche in più lingue, risulta alla fine molto insistito, non sappiamo quanto potente nel trasmettere un significato a chi non sia a suo agio nella comprensione dei monologhi. Dai generi si fugge o si sfugge, cercando altri lidi o driblando quelle che sono le specifiche suggestioni di particolari scene: non sempre è un lavoro facile e privo d’insidie.

 

Alessio Riccio – Estratto da/Excerpt from “D5 -(Pre)purifica le tue labbra”