Monno – Cheval Ouvert

Monno_WEB

CD – Idiosyncratics

Suoni crudi, un andamento progressivo o ancor meglio “da tutto pieno”, dipanato in quattro corpose suite – tre all’incirca di undici minuti e l’ultima di quindici – forgiate in guisa noisecore piuttosto aspra e contundente, evocativa d’atmosfere tesissime e mai risolte. Partiture che sono state registrate da Roli Mossiman, ex-batterista della band experimental rock anni novanta degli Swans (e produttore di gruppi come Young Gods, The The, Celtic Frost, New Order e Skinny Puppy). I Monno non sono nuovi a simili urticanti cesure e dalla Svizzera prima e da Berlino adesso, via Conspiracy Records, spargono il loro verbo. In questo caso è l’ Idiosyncratics l’etichetta grazie alla quale hanno dato alla luce questo Cheval Ouvert, edizione che può vantare in cd uno speciale digipack, brillantemente apparecchiato dal visual artist – di base a Barcellona – Marc O’Callaghan. Non è esattamente un progetto dal cipiglio astratto e “concettuale” seppure qui siamo lontani anni luce da certo mainstream metal-rock. Marc Fantini, Derek Shirley, Gilles Aubry e Antoine Chessex – infatti – amano l’eredità più ostica di certi profeti del suono e poco importa il genere musicale o gli strumenti utilizzati, quanto l’attitudine, che comunque trasuda un “vissuto” decisamente avanguardistico e dalle trame rarefatte, atmosferiche, permeate da seduzioni assai intense e cinematiche, con droni penitenziali e ipnotici, oblique melodie e trasalimenti. Distorti accordi e continuum multiforme invitano comunque ad un ascolto altrettanto fuori delle regole, che potrebbe coinvolgere anche gli appassionati provenienti da differenti scene musicali.

 

Monno – Cheval Ouvert I (Sample)