edited by Bronaċ Ferran – Visualise: Making Art in Context

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Anglia Ruskin University, ISBN-13: 978-0956560865, English, 80 pages, 2013, UK

“Impegno pubblico” è una definizione spesso usata impropriamente per descrivere l’effetto di ogni evento aperto alla comunità e con una audience non completamente passiva. Il programma Visualise alla Anglia Ruskin University e la Galleria Ruskin hanno invece incarnato pienamente questo concetto con eventi che affondano le loro radici nella storia della città e dell’università, coinvolgendo vecchi e nuovi media. Curata da Bronaċ Ferran, nel programma si è evidenziata la cross-disciplinarietà, che sembrava essere di casa in quegli spazi – così come, per esempio, il lavoro davvero pionieristico svolto negli anni Sessanta da Liliane Lijn con le sue Poem Machines, da Ernest Edmonds con il suo software generativo codificato in FORTRAN e da Alan Sutcliffe con i suoi esperimenti dedicati alla computer music e alla poesia, esperienze descritte personalmente nei rispettivi testi. “Code” sembra essere il filo conduttore non detto che è stato incarnato dagli artisti in forme molto diverse, come la poesia, la biologia, la musica elettronica, le performance dal vivo e le arti visive; e pure nella mostra “Poetry Language Code”, anche parte del programma. Eduardo Kac, in un testo precedentemente inedito, parla dell’ultima incarnazione concettuale del suo “GFP Bunny” che coinvolge glifi, l’inchiostro e il suono e – anche – nell’intervista con William Latham ci sono concetti più difficili che attraversano i confini disciplinari, come ad esempio “forma crescente grammatica”. Allo stesso modo, Giles Lane e David Walker trattano con la stampa 3D di iterazioni specifiche del software che genera forme naturali, in modo da chiudere il cerchio. Questo catalogo è un classico esempio di una combinazione di materiale nuovo e ben studiato, che ne fa un prezioso compendio per questo settore di studio.