Chrysakis, Slaven, O’Sullivan, Wigens — Zafiros En El Barro

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CD – Aural Terrains

Arriva dalla Aural Terrains, etichetta che focalizza la sua ricerca sull’elettroacustica, sull’improvvisazione e sull’estrema ricercatezza dei suoni, questa uscita che vede all’opera Thanos Chrysakis, Ken Slaven, James O’Sullivan e Jerry Wigens, tutti musicisti nell’ordine avvezzi a intricate e fascinose elaborazioni free form, rispettivamente facendo uso di laptop e strumenti percussivi, chitarre, clarinetti e violini. Non mancano – vista l’estrazione dei singoli musicisti e sentendo alcuni specifici passaggi – le influenze world music ed abstract jazz, pure se il tutto è bene amalgamato in una forma complessiva che travalica i singoli interventi e gli stili, in una fusione di differenti culture e approcci che si fanno particolarmente reattivi di ogni singola elaborazione, fra rimandi, larvate melodie e ritmi mai troppo insistiti, frutto di una particolare abilità nel non cristallizzare alcuna espressione, nello sfuggire alle iterazioni e rimanere comunque in una qualche sintonia vitale. Sono sette e di diversa lunghezza – variabile fra meno di tre e poco più di quattordici minuti – i brani compresi in Zafiros En El Barro, tutte proposte parecchio caratterizzate dalle variazioni di dinamica e dagli sviluppi atonali, fra influssi popolareschi e dissonanze più auliche, in una sorta di connubio fra cultura alta e bassa, dove la circolarità e la reciproca interazione degli elementi da vita a relazioni intense, ben delineate negli elementi costitutivi, pur nella complessità degli intrecci. Su un altro versante è da notare come l’improvvisazione collettiva corra fra due estremi, rimbalzando istantanee di suoni, ora aprendosi con una maggiore ampiezza e in altri momenti bilanciando cesure più trattenute, immateriali, eleganti e oniriche, ora ammiccanti e in altri momenti ritrose.

 

Chrysakis, Slaven, O’Sullivan, Wigens — Zafiros En El Barro