Mountain Black – Closing In

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CD – Moozak

Sono assai dense e rarefatte evoluzioni cinematiche quelle che Martin Kay, aka Mountain Black, dipana in questo Closing In, suo album di debutto che vede la luce per la Moozak, label experimental fondata nella primavera del 2008 a Vienna, organizzatrice dell’omonimo festival, giunto oramai alla terza edizione e focalizzato su audio, visual e installation art, con numerosi live, video, letture ed opere fruibili dal pubblico. Pure se l’ispirazione risiede in maniera esplicita nella fascinazione per le colonne sonore e gli immaginari filmici, l’autore s’impone di depurare le sequenze da qualsiasi contesto specifico, prendendo le distanze da particolari referenze visive o narrazioni, approcciando alla composizione quindi in maniera alquanto aperta e astratta. Se pure l’intero progetto è infarcito da numerose field recording, i suoni e i luoghi utilizzati, sottolinea l’artista, non sono di alcun significato particolare e sembrano invece dettare il catalogo delle sequenze sia l’esclusivo gusto per alcune atmosfere, sia le soluzioni e il metodo sfaccettato, che interpretano lo spazio a partire dalle ossessive fascinazioni sonore dell’autore, zeppe di droni elettronici, fruscii e gorgoglii, emergenze glitch e sussulti auditivi di varia natura. Il climax è altalenante ed entrano in gioco molti elementi apparentemente senza connessione alcuna ma sempre organici al continuum delle evoluzioni, parti che mai sono organizzate per dar vita a cesure nette oppure per essere disturbanti nelle contrapposizioni. Indiscutibile è la qualità sonora agita nella complessità delle trame, seppure il sound design depurato da ogni approccio tematico e site-specific a molti risulti discutibile, un po’ altezzoso e autorale nel caso non innesti soluzioni totalmente nuove.

 

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