Marcus Maeder – Topographie Sinusoïdale

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CD + booklet – Domizil

Tocca alzare il volume per percepire in maniera più decisa i primi inviluppi di questo album di Marcus Maeder, Topographie Sinusoïdale, rilasciato su Domizil. La topografia afferisce alle tecniche della riproduzione in scala e sul piano di una limitata zona della superficie terrestre ma allo stesso tempo è la configurazione di un ambiente e delle sue parti. Tutto in musica ha sempre a che fare con l’organizzazione di parti in un contesto più ampio e l’utilizzo di metafore spaziali possiede a questo proposito un carattere speciale, che ci parla in maniera molto immediata di come l’artista prefigura e poi dispone – in forma – concetti e suoni. Maeder costruisce i suoi dilatatissimi droni come se fossero incastonati in un paesaggio bene organizzato nello spazio, imponendo limiti superiori e inferiori ad oggetti e “scene”, dove tutto risuona un po’ sordo e appiattito ma dove ancora risaltano emergenze auditive più sibilanti e acute. L’aggrumarsi degli eventi sonori in senso temporale, le scansioni ricorrenti e le dissonanze sono principalmente determinate da cambiamenti di densità dei trattamenti utilizzati, dalle diverse altezze e dalle configurazioni armoniche delle sequenze. L’effetto del continuum maederiano è spaesante, proprio perché con nessuno di questi suoni ci si sente “a casa propria” e i paesaggi topografici ai quali si accenna rimangono per l’ascoltatore paesaggi astratti, costruzioni della mente che ci riportano all’inusuale che si rivela dentro e con ogni concetto o manifestazione a noi familiare. Non sono ascolti facili, le atmosfere non sempre sono concilianti seppure estremamente stilizzate e fra i solchi serpeggia una difficoltà di assecondare le stesse pratiche e gli schemi messi in atto. Il compositore conosce esattamente “il centro” del suo operare e ne è come risucchiato, sta e vive dentro il suo stesso elemento.

 

Marcus Maeder live at the Lodge/Zurich – excerpt