Time’s Up, ISBN-13: 978-3200030756, English, 160 pages, 2013, Austria

Il valore d’archiviazione dei libri è testato – per esempio – nell’idea di “catalogo” per preservare coerentemente esaustive informazioni su mostre e nel concetto di “documentazione” per lo stesso tipo di memoria relativo a progetti più estesi. Questo libro sembra appartenere più a quest’ultima classificazione ed è il risultato di una ricerca articolata che coinvolge un notevole numero di partner in tutta Europa. PARN è stato incentrato infatti sulla costruzione di narrazioni che incorporano il crossover tra lo spazio fisico e quello online. Essendo sviluppato in diversi contesti, background e paesi, gli esperimenti sono diventati, più spesso che il contrario, “macchine narrative”, astratte come i sistemi che possono essere adattati a contesti multiformi e ampliati in differenti direzioni. A partire da “Scenery Borrowed” di FOAM (dove ritroviamo concetti come “psicogeobotanica”) fino ai tentativi di Nik Gaffney e Martin Howse d’interpretare i funghi come una rete di trasmettitori, scienza e narrazione stabiliscono quello che può essere descritto come una “realtà consensuale”. I loro schemi riccamente illustrati rappresentano una dimensione più complessa dove il format d’un alternativo reality game evolve in una potenzialmente fiorente piattaforma dal valore altamente esperienziale. L’analisi distintiva della narrativa di Tarot aggiunge un altro pezzo all’insieme delle narrazioni. Ḕ anche interessante – infatti – notare che la presenza di tutorial chiari e di alcune pagine di appunti ordinati fanno di questo libro una documentazione veramente completa, allo stesso tempo plausibile come un catalogo, un manuale e un blocco note. Alessandro Ludovico