Loophole 4 All, Democratizing Offshore Business

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Paolo Cirio è un amante degli exploit e in molti modi è un virtuoso protagonista delle reti contemporanee, indagando ed esponendo il loro intimo funzionamento, individuando le loro vulnerabilità e sovvertendone le funzionalità. Nel suo ultimo progetto, Loophole 4 All , Cirio mette a fuoco un lato oscuro dell’economia attuale di rete: quello della finanza offshore. L’artista ha preso di mira le isole Cayman, un importante centro offshore che serve multinazionali e banche, fornendo loro privacy, poca o nessuna tassazione e la perdita del controllo giuridico. Cirio concepisce centri offshore a switch di rete, consentendo ai profitti d’essere nascosti e facilitando il flusso della corruzione attraverso il mercato globale. L’artista ha hackerato il server del governo delle isole Cayman, ha rubato un elenco di 200.000 aziende registrate e ha proceduto al rilascio dei certificati contraffatti d’incorporazione nel registro a costi bassissimi. Fiction o realtà uno potrebbe chiedere. Come previsto, il Caymans Companies Registry ha negato l’incidente, dichiarando che l’elenco non era davvero un hack ma piuttosto il risultato d’una truffa d’ingegneria sociale operata sul motore di ricerca. Purtroppo per loro, Cirio era già riuscito nel suo intento. Sfruttando le scappatoie che utilizzano le stesse compagnie, egli ha approfittato dell’anonimato che le società offshore godono, appropriandosi del sistema e diffondendo pubblicamente i dati rubati. Mentre una “democratizzazione del business offshore” potrebbe essere pura fantasia, alzare il livello di coscienza per mezzo d’opportune rivelazioni, rendendo manifeste le strutture invisibili delle reti, è apparentemente molto possibile.
Daphne Dragona

 

Loophole 4 All, Democratizing Offshore Business

 

Paolo Cirio interview about Loophole for All project on GRITtv