Geoff Cox, Alex McLean, Franco “Bifo” Berardi – Speaking Code: Coding as Aesthetic and Political Expression

Speaking-Code

The MIT Press, ISBN-13: 978-0262018364, 168 pages, 2012, English, USA

Una delle principali questioni che si pongono circa il codice è la sua somiglianza con la lingua parlata. Quest’ultima è collegata al codice per molti aspetti: come un’essenziale “interfaccia” con la macchina ma anche come qualcosa d’intrinsecamente connato con la logica della macchina stessa, situata agli antipodi della nostra più naturale maniera di comunicare. Le peculiarità del codice sono anche importanti, come la sua capacità di descrivere i processi e di eseguirli allo stesso tempo, eventualmente incorporando linguaggio parlato non-esecutibile nei commenti. A partire da queste qualità il libro esplora il discorso teorico ed esempi di codice (forniti dal rinomato ricercatore e live-coder Alex McLean), anche impegnandosi in argomenti come la ripetizione degli elementi in maniera auto-simile, la generazione e l’auto-modifica. La sinergia tra teoria e programmazione espresse nel libro sembrano combinare fisicamente il forte legame tra il linguaggio e il codice, in qualche modo anche manifestando le intenzioni di Cox: “Ho voluto esplorare le maniere nelle quali il linguaggio va fuori controllo”. La natura processuale infinita del codice è una delle sue caratteristiche più sottovalutate. Un altra è la spessa dimenticata centralità della società contemporanea, delle culture e delle economie. Il testo ribadisce il ruolo chiave che il codice gioca nei processi economici e la sua influenza sulle dinamiche di potere. Qui la ricerca – nel parallelo fra libertà di parola e free software – è nodale, e la lotta contro la mancanza di alfabetizzazione di massa diventa emblematica per il movimento di liberazione, che si sforza di dare agli individui la possibilità, pubblicamente ed in modo efficace, d’interagire con il codice.