Webcam Venus, Honestly Beautiful

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“Would you like to pose for me?”. Con questo invito gli artisti del F.A.T.lab Addie Wagenknecht & Pablo Garcia hanno coinvolto performer di webcam per adulti a posare per loro. Invece che per estreme esibizioni erotiche, questa volta essi sono stati ingaggiati via chat (in certi casi anche a pagamento come se fosse una loro abituale prestazione) per riprodurre posizioni e gestualità di grandi opere d’arte classiche: dalla “Gioconda”, alla “Venere di Urbino” di Tiziano, al “Nudo Sdraiato a Braccia Aperte” di Modigliani, solo per citare alcune delle opere prese a modello. L’effetto è spiazzante. Considerando i canoni contemporanei, i protagonisti scelti dagli artisti per questa operazione sono l’opposto della bellezza canonizzata: non hanno niente a che fare con i corpi artificialmente modificati per fini propagandistici, che a lungo andare distruggono lentamente l’immagine e la fiducia del sé. Con questa insolita regia, i performer sono bellissimi. Paradossalmente essi sono stati chiamati dagli artisti a spogliarsi non delle proprie vesti (anzi a volte sono stati invitati ad indossarne) ma della propria identità virtuale. Quando è stato chiesto di posare in modo “classico”, questi particolari interpreti sono diventati improvvisamente consapevoli di sé. Leggiamo nel testo degli artisti: “IRL (in real life), art nudes are acceptable while naked bodies are inappropriate; NIRL (not in real life), graphic sex acts are acceptable yet de-sexualization on cam was difficult for some performers to maintain”. Per un istante, nella cornice di “Webcam Venus” viene rivelata l’identità che vive appena al di fuori del riquadro della webcam, quella in cui la persona deve improvvisare al di là dei protocolli stabiliti dalle sexperfomance (o di qualunque altra parte siamo chiamati ad interpretare quotidianamente), diventando qualcun altro che paradossalmente riflette ancora meglio se stessi.
Chiara Ciociola

Webcam Venus, Honestly Beautiful