AGF – Source Voice

AGF_SourceVoice

CD – Line

Esordisce sulla label di Richard Chartier, la LINE [SEGMENTS], Antye Greie-Ripatti, aka AGF, che con “Source Voice” sembra riprendere le fila d’una lunga sperimentazione introspettiva, tornando a modulare emissioni vocali in guisa d’uno strumento personalissimo, politico e controllabile, vergando un’elettronica più che essenziale e rarefatta, ridotta ai minimi termini, fra droni iterati e sussulti auditivi appena accennati e strutturati. L’artista tedesca, adesso residente ad Hailuoto, in Finlandia, utilizza in primis un’antica tecnica derivante da una pratica popolare, quella dello yoik, una forma non-verbale di canto della tribù scandinava dei Sami, considerata una delle tradizioni musicali di più lunga vita in Europa. La gamma di variazioni e le frequenze esplorate – che poco si prestano a facili decodifiche – rifuggono tuttavia sia da un approccio accademico che dalle espressioni solitamente glitch di certe ultime sperimentazioni, infondendo su cesure minimaliste nuance anche più “organiche”, corporee e immateriali al tempo stesso. In molti passaggi i droni evolvono come da sospiri sommessi e non è facile distinguere quello che è frutto di manipolazione digitale da quello che non lo è. Similmente alla “tecnica dello straniamento” utilizzata dai formalisti russi degli anni venti, il risultato che si ottiene è quello di far passare come insolite o incomprensibili cose normali o viceversa, solo perché presentate attraverso un punto di vista “altro”. L’effetto è comunque di grande fascino, con le voci processate a tenere banco ma anche con il rifrangersi delle ambientazioni nebbiose, i passaggi inconciliabili ma risoluti, le textures sempre intriganti e sensibilissime. Aurelio Cianciotta

 

AGF – Source Voice