Algae Opera – Nurturing Algae With Soprano’s Voice

Algae Opera

Algae Opera è un progetto artistico di Michael Burton e Michiko Nitta in collaborazione con il mezzosoprano Louise Ashcroft, il compositore Gameshow Outpatient e l’attore Samuel Lewis. La performance utilizza un approccio narrativo per collegare a doppio filo il senso dell’udito ed il gusto, utilizzando come medium specifiche tipologie di alghe. Durante l’happening, l’anidride carbonica prodotta dal respiro della cantante viene convogliata verso le colonie di organismi e siccome l’anidride carbonica è il principale alimento e sostanza nutritiva per questi, la regolazione delle emissioni avviene attraverso tecniche di canto molteplici, al fine di creare tassi di crescita differenti. Le concentrazioni di gas influiscono anche sul sapore delle alghe se queste sono utilizzate come cibo. Sembra esserci un rapporto diretto – infatti – tra il tono della voce e la dolcezza delle alghe. La performance ha un forte impatto visivo e la cantante indossa un elaborato abito biotecnologico che ricorda la celeberrima scena della cantante d’opera nel film “Il Quinto Elemento”. L’auricolare invece è costituito da una configurazione organica di tubi che copre parzialmente il volto e nel complesso fa proprie le forme d’un cefalopode alieno. I tubi fluorescenti trasportano la C02 ad un laboratorio portatile dove l’assistente (l’attore Samuel Lewis) alimenta diversi lotti delle alghe con il gas. È interessante notare che il benessere delle alghe è una conseguenza diretta dei suoni espressi nelle vocalizzazioni della Ashcroft. Come scrive la stessa cantante nel suo blog: “Algae Opera è una delle più grandi sfide vocali che ho affrontato, considerando quanto la voce d’opera sia tradizionalmente costruita per le dimensioni dei teatri e quindi richiede una linea già sostenuta, qui adeguata ai bisogni alimentari della popolazione mondiale. Conseguentemente a questa riprogettazione, la struttura musicale e la pratica performativa della tradizione operistica di oggi compie allora uno scarto, prefigurando nuove possibilità”. La performance si conclude poi con una degustazione delle stesse alghe in maniera tale che il pubblico sia in grado di sperimentare una sorta di sinestesia gustativa.

Paul Prudence