eRikm – Transfall

eRikm

CD – Room40
Dice eRikm nelle note a tergo di questo album: “il tempo speso per la composizione di alcuni di questi pezzi mi ha dato la possibilità di spezzare, di uscire da i miei soliti processi di degenerazione/generazione di un corpo o di una molteplicità di preesistenti oggetti sonori. Così il mio gestoha prodotto un cambiamento, ho guardato alla mia collezione di suoni e poi ho registrato i miei stessi materiali”. Intrecci di stridenti dissonanze, inviluppi atonali, field recording e a volte indecifrabili emanazioni elettroniche, acquistano ulteriore forza nel continuum compositivo delle fonti orchestrate, sempre ben bilanciate e reattive, comunque stimolanti all’ascolto, che non risente mai di cedimenti o di evoluzioni troppo a lungo insistite. Come in qualsiasi sistema complesso, il tutto è maggiore della somma delle parti e le interazioni locali non permettono di prevedere conseguentemente gli sviluppi prossimi del proliferare auditivo. È come se anni di tecniche sedimentate dall’autore infine riemergano con ancor più creatività e caotica presenza, auto-organizzandosi e coinvolgendo un numero elevato di altre interazioni. Sono oramai almeno due decadi che eRikm – fra anticipazione e istinto – è un punto di riferimento costante per la musica concreta e le sperimentazioni acustico-digitali contemporanee, oltre alle incursioni nei campi più specificatamente visuali e artistici, con installazioni, sculture, dipinti e video. Transfall può vantare tutti i crismi d’un opera matura, splendidamente rifinita, evocativa ma anche a bella posta irrisolta, aleatoria, sfuggente e stilisticamente incasellabile.