0h!m1gas, sorveglianza biomimetica per lo ‘scratch’

0h!m1gas

Il rapporto fra arte e natura è consolidato da tempo – anche se perlopiù a livello estetico – ma quello che fa Kuai Auson, va ben oltre la classica osservazione. La sua installazione “0h!m1gas”, infatti, compie un lungo passo verso la scienza, ricreando un ambiente chiuso, un ecosistema artificiale, definito di “stridulazione biomimetica”, dove vive una colonia di formiche sottoposta a sorveglianza visiva e sonora. Il motore vivo del progetto è la biomimetica, strumento conoscitivo già proprio della scienza ma che si sta affermando anche in ambito artistico e che si basa sull’osservazione della natura per riprodurre strutture ad essa ispirate. Il movimento delle formiche, interpretato da una matrice digitale, fa girare due dischi in vinile che a loro volta generano suoni sorprendentemente simili a quelli prodotti dagli stessi insetti. Formiche che come Dj inconsapevoli scratchano all’interno di un sistema a reazione sonora che raccoglie le attività dei singoli insetti per dare vita ad un panorama sonoro più complesso e comunque imprevedibile. Il micromondo delle formiche è assoggettato alla sorveglianza dell’uomo preso dalla sua ricerca di risposte e infatti, come dice lo stesso Auson “Mi aspetto che le mie formiche mi sorprendano sempre”. Questa installazione si colloca al centro dell’indagine rivolta a quei processi socio-artistici che mettono in luce similitudini e differenze tra gli uomini e gli animali. La ricerca di una base comune per la comunicazione tra le specie che ci possa condurre ad interpretare fenomeni ancora emergenti in natura gettando nuova luce, da una prospettiva diversa, all’importanza biologica delle reti sociali.
Benedetta Sabatini