Quintetto, pesci rossi risonanti

Quintetto

Assieme a Neural #37 è uscito in allegato un libretto sul workshop “Making Things Move” tenuto da Zachary Lieberman a Fabrica. Qui Lieberman pone la domanda: “Come possiamo realizzare programmi capaci di creare in tempo reale animazioni con qualità naturali ed organiche?”. Craig Reynolds rispose a questa domanda già nel 1986. Il suo algoritmo “Boids”, che simula il movimento degli stormi di uccelli e dei branchi di pesci, è probabilmente uno dei metodi più utilizzati per camuffare processi a base di silicio come processi organici. Quiet Ensamble hanno una proposta differente, che suggerisce come la natura sia il modello migliore di se stessa. Nel loro lavoro Quintetto, sviluppato in collaborazione con Fabio Sestili, cinque pesci rossi nuotano in cinque acquari. I recipienti adoperati sono piatti e sottili tanto da apparire quasi bi-dimensionali quanto schermi di computer. Il movimento dei pesci è catturato attraverso un sistema di video tracking e i dati acquisiti sono utilizzati come parametri per dei moduli di sintesi sonora. Il risultato è assimilabile ad una composizione audiovisuale generativa, ma c’è qualcosa nelle decisioni arbitrarie di cinque pesci rossi che è difficile da comparare con le, apparentemente simili, decisioni arbitrarie prodotte da un’algoritmo. Anche se qui gli autori sono un bel po’ più furbi dei loro esecutori, la scelta di usare esemplari reali è decisamente più avvincente delle loro simulazioni.

Matteo Marangoni