Gert-Jan Prins – Cavity: The Capacitive Version

Gert-Jan Prins

10″ – Onomatopee
Un 10 pollici trasparente, digitalismi rarefatti e più testi a intrecciare ulteriori suggestioni e traiettorie (Freek Lomme, Daniela Cascella e Willem Van Weelden). Uno stilizzato inserto di 32 pagine a colori, reportage di geometriche installazioni e d’un rapporto ultra-vivido fra ambienti, esseri umani e sonorità conseguenti. Gert-Jan Prins, seminale percussionista free jazz, poi convertito alla manipolazione più astratta e concettuale, organizza adesso architetture sensibilissime, permeate da spazi neutri e risonanze, piani ortogonali e ibridi ricettacoli sensoriali. La relazione elettromagnetica con i corpi, ibridata nella sostanza dai circuiti, produce iterazioni che determinano esperienze circoscritte, eppure assai vitali, intense nel dispiegarsi di sculture e scientismi sperimentali, molto determinati e strutturati. Elettronica noisy, alquanto ritmica e vibrante a ricordarci tuttavia che non è solo importante il suono ma anche quello che c’è attorno e dopo le frequenze, in quegli spazi di passaggio dove vanno in cortocircuito estetiche, teorie, discorsi sull’arte, agitando poetiche nient’affatto convenzionali.