Novi_sad – Mort Aux Vaches

Novi_sad

CD – Staalplaat
La confezione è composta da tre spessi strati di vinile nero, bordata da un pesante nastro telato, inchiavardata dal consueto “spillo” in rame, “centro” di tutte le uscite Mort Aux Vaches. Parte il nostro lettore e pur essendo in cuffia e al massimo del volume, per circa due minuti e quarantacinque secondi quello che è udibile è solamente un leggero fruscio di fondo. Siamo costretti ad intervenire poi – più volte – sul cursore del software che comanda il livello audio, perché le emissioni si fanno via via più intense, prima con segnali dai toni appena prolungati e penetranti, inframmezzati da granulari emergenze auditive, poi dilatati da hum amplificati, onnipresenti e ciclici. Dei quarantacinque minuti complessivi del progetto – alla fine – ne conteremo ben otto che sono completamente silenziosi. La parte centrale dell’opera – quella che le orecchie umane percepiscono – è segnata invece da un drone di matrice organistica ma alquanto metallico, progressivamente “colonizzato” da frequenze in cascata e sfumato a più riprese, prima che il silenzio ancora conquisti il suo spazio fra i solchi, lasciandoci attoniti per l’impatto e la brillante compostezza degli intrecci.