Influ, maschera autolesionista contro la dittatura del terrore

Influ

Capovolgere il senso comune è una delle strategie più efficaci in arte, specialmente quando si ha a che fare con temi sociali scottanti. L’influenza suina (H1N1) è la maggiore notizia virale del 2009 e le poche regole per evitare l’infezione sono ripetute all’infinito, sebbene esse siano solo parzialmente applicabili in un territorio urbano congestionato. Il risultante senso di incertezza, ansia e panico imminente è tangibile ogni volta che ci si trova in un ambiente pubblico affollato. Conseguentemente la maschera Influ di Michel Bussien ed Erik Sjödin gioca esattamente con queste sensazioni. É una maschera con un micro-ventilatore a batteria che aumenta l’inalazione dell’aria ambientale e quindi di tutti i virus potenzialmente presenti. La maschera è resa come un vero e proprio prodotto, descritto come un “raccoglitore d’influenza”, ed trasforma efficacemente l’icona dell’isolamento forzato e della difesa dall’esterno (la maschera protettiva) nel più solido contatto con altri che sia possibile stabilire attraverso la sola aria. Contrastare l’isteria da pandemia con un oggetto autolesionista rompe quindi la dittatura della paura, armata da una dose giornaliera di notizie allarmanti. Un sollievo surreale in un ambiente informativo spacciato.